Mando più volte i miei fanti a morire
Per sgominar le nemiche difese
Muovo a suicidio ogni tanto l’alfiere
Pure il cavallo fo spesso patire
Non guardo in faccia né torri o regine
E cerco sempre di metterle insieme
Sì che scompiglino l’altrui pretese
Per me servire che sono il lor sire
Se mi minacciano tosto l'arrocco
O lungo o corto con salto da gatto
Getto nel campo qual sommo balocco
Per evitar, lo sapete, lo scacco
Ma se en passant col pedone vi abbocco
Più me non son, e divento, beh, matto
C.B., 22.04.2024
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